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RIFLESSIONI SUL CONCETTO DI TEMPO TRA SCIENZA E MUSICA Nella comprensione dei fenomeni naturali, molto spesso accade che ci si trovi dinanzi al problema della distinzione e apparente inconciliabilità tra ciò che accade sul piano della percezione umana e quanto realmente avviene nel mondo fisico. Il tema di questo incontro – la natura e percezione del tempo musicale – riflette pienamente il problema. Infatti, proprio l’arte musicale riesce a coniugare le prospettive complementari del soggettivo e dell’oggettivo con straordinaria efficacia. L’aspetto peculiare della musica rispetto ad altri fatti percettivi è il suo svolgersi nel tempo. Le tre manifestazioni principali in cui ciò avviene riguardano la durata temporale dei singoli suoni, l’organizzazione ritmica data dalla successione di più suoni che si susseguono nel tempo, e le variazioni locali di tempo dettate da esigenze di tipo espressivo. Proprietà fisiche della musica, quali la durata dei singoli suoni, il ritmo e il timbro, si traducono in emozioni per l’ascoltatore. Questa conferenza si propone di spiegare come ciò accade, in termini scientifici e alla luce delle più recenti scoperte, in una prospettiva comparata tra la nostra e altre culture. ![]() | ![]() |
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